“Delle tue scuse ce ne freghiamo, adesso è ora che ci salutiamo”. Con questo striscione la Maratona aveva di fatto messo sul mercato Quagliarella dopo il celebre episodio delle scuse ai tifosi del Napoli. L’attaccante, che con la curva aveva poi avuto modo di chiarire e riappacificarsi, da quel momento in poi non è più sceso in campo con la maglia granata e, l’ultimo giorno utile della sessione invernale di calciomercato, è stato poi ceduto alla Sampdoria. Sempre in Maratona ieri campeggiava un altro striscione dal significato simile, anche se dai toni completamente diversi. “15-5-2016: l’avVentura è finita… Grazie Mister”. Dopo i cori contro l’allenatore al termine di Torino-Chievo, dalla parte più calda del tifo granata è arrivato un altro messaggio chiaro rivolto alla società: il prossimo anno si dive ripartire con un nuovo allenatore.

 

A differenza di quanto è accaduto con Quagliarella, quando lo striscione che ne chiedeva la cessione si è rivelato profetico (ma non causa) riguardo alla cessione dell’attaccante, con Ventura la società granata non sembra intenzionata a dare ascolto alla piazza. “Ventura è bloccato fino al 2018 e non gli consento di andare via, non mi accontento di soli cinque anni” ha ribadito Cairo che, anche nelle scorse settimane, aveva più volte confermato il tecnico sulla panchina del Torino.
Al termine della partita contro il Carpi, dagli spalti sono però piovuti gli ennesimi fischi contro la squadra granata e contro lo stesso Ventura: un sottofondo che sta accompagnando con grande frequenza le partite casalinghe del Torino (basti pensare che negli ultimi sei incontri tra le mura amiche Glik e compagni hanno vinto solamente contro il Frosinone, perdendo con Udinese, Empoli e Chievo e pareggiando contro le ultime due della classifica). Fischi, sì, ma non una vera e propria contestazione come quelle che anche in anni recenti hanno portato all’esonero di vari allenatori (negli anni di della presidenza Cairo ne sanno qualcosa De Biasi e Novellino, che si trovò centinaia di tifosi davanti ai cancelli della Sisport a chiedere l’esonero).

 

Nonostante le ripetute conferme e il contratto prolungato a Ventura fino al 2018, se non ci dovesse essere una netta inversione di rotta Cairo non potrà ignorare ancora a lungo la voce dei tifosi che soprattutto allo stadio attraverso cori, fischi e ora anche un inequivocabile striscione hanno espresso il proprio pensiero sul tecnico: per loro l’avVentura è finita.

 

 


Rosso: titolare ma sfortunato. Diop non si ferma più

Dietro le quinte si fa spettacolo: in campo è il solito, triste, Toro